Le vitamine anti-obesità: la soluzione per dimagrire?

Le vitamine anti-obesità sono l’ultima speranza per dimagrire (o non ingrassare) definitivamente?

Si stima che entro il 2030 negli Stati Uniti il 50% degli americani saranno obesi, e in alcuni di questi stati la soglia salirà al 60%.

Dagli anni Settanta a oggi l’incidenza dell’obesità è più che triplicata in tutti i Paesi Occidentali.

Saranno le famose “vitamine anti-obesità” a salvarci dalla catastrofe?

Cosa sono le vitamine?

Le vitamine sono dei nutrienti calorici, ossia delle sostanze che servono al nostro organismo anche se non ci danno energia perché hanno zero calorie

Le vitamine assieme ai minerali rientrano nella categoria dei micronutrienti perché si trovano nel cibo in piccole quantità seppur molto importanti. 

Da queste poche righe puoi capire come chi assume multivitaminici per ottenere più energia, in realtà non lo sta facendo in modo diretto. 

Inoltre assumere multivitaminici non è essenziale se segui una corretta alimentazione, senza abbassare troppo le calorie o escludere troppi alimenti dalla tua dieta. 

Una dieta equilibrata con varietà che comprende cinque porzioni al giorno di frutta e verdura, legumi assunti due o tre volte a settimana, in aggiunta di corrette quantità delle altre categorie di cibo (carne, pesce, uova, latticini) può essere sufficiente.

Cosa causa l’accumulo di grasso?

La principale causa dell’accumulo di grasso è il surplus calorico, specialmente se eccessivo.

Cause accumulo di grasso
Surplus calorico
Problemi metabolici
Poca consapevolezza
Scarse buone abitudini

Non esistono vitamine con benefici miracolosi di per sé, ma è la dieta e lo stile di vita nel suo complesso a fare la differenza.

Ci sono poi alcuni casi, piuttosto rari, nei quali sono dei problemi metabolici a causare l’accumulo di grasso.

In quasi tutte le situazioni, invece, è l’accumulo di grasso a causare i problemi del metabolismo.

Attenzione perchè mangiare sano non evita di accumulare grasso se hai un eccesso di calorie nella dieta.

Inoltre il fatto che alcuni soggetti obesi non riescano a perdere peso nonostante seguano una dieta che credono sia ipocalorica è dovuto a un apporto energetico sostanzialmente superiore a quello dichiarato.

Lo ha dimostrato un vecchio studio del 1992 che mostrava come ci fosse una differenza, in certe persone, di 1000 kcal tra quelle che pensavano di assumere e quelle realmente assunte.

Se tu credi di assumerne 1500 e ti aspetti di dimagrire ma in realtà ne introduci 2500 ogni giorno, non solo non dimagrisci, ma ingrassi.

Come ultimo fattore, ma non per importanza, c’è un accumulo di grasso successivo ad un percorso di dimagrimento.

Secondo una meta-analisi di 29 studi, in media, le persone riacquistano un terzo del peso perso in un anno, metà in 2 anni e l’80% in 5 anni. E peraltro a 5 anni si ritrovano più grassi (con più massa grassa) di prima.

Il problema principale non è tanto come perdere peso, ma come mantenere quel risultato a lungo termine. 

Per fare questo bisogna quanto meno anche costruire delle abitudini salutari e sostenibili per le proprie esigenze. Altrimenti il mantenimento del peso forma diventa solo un miraggio.

Le vitamine anti-obesità

Concentrati come siamo stati sul calcolo giornaliero delle calorie, abbiamo dimenticato che all’interno delle nostre cellule sono presenti e attivi sistemi biologici, naturali ed enzimatici in grado di reagire all’attuale pressione obesogena.

In natura infatti non esistono animali obesi, a parte quelli che convivono con gli umani: tutto merito degli enzimi che, una volta attivati, riescono a bloccare l’eccesso di trigliceridi all’interno delle cellule negli organi corporei e di conseguenza l’obesità cellulare.

Ora fermati un secondo: rileggi tutto ciò che ho scritto dall’inizio del paragrafo fino ad adesso, perché si tratta solamente di bufale.

Questo discorso sugli enzimi e su quelle che vengono chiamate “vitamine anti- obesità” è tratto da un libro scritto da un medico, doppia specializzazione e professore universitario.

Spesso le cavolate più assurde nascono dalla bocca di biologi, medici e dietisti che non si basano sulle reali evidenze scientifiche.

Non esiste alcuna vitamina al mondo che possa impedire l’obesità se hai un bilancio calorico fortemente in positivo

Inoltre il motivo per cui difficilmente si vedono animali selvatici obesi è che loro hanno ancora difficoltà a reperire il cibo, mentre gli esseri umani lo hanno a disposizione 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. 

Nei paesi industrializzati stiamo dando così tanto cibo agli animali domestici che il 40% dei cani e dei gatti sono in sovrappeso e circa il 10% sono obesi.

Alimenti arricchiti di vitamine?

Ultimamente, praticamente in tantissimi prodotti, come nei cereali da colazione o negli snacks, vedi fortificazioni con minerali e vitamine di ogni tipo.

Già pochi anni dopo la diffusione massiccia del pane e della farina bianca lavorati industrialmente, fu evidente alle autorità sanitarie che le carenze di vitamine del gruppo B e di ferro stavano drasticamente aumentando presso la popolazione.

Al punto che, nel 1942, il Congresso statunitense promulgò una legge che imponeva l’arricchimento di tutte le farine raffinate con ferro e vitamine B1, B2 e B3 (nel 1996 furono aggiunti all’elenco anche i folati).

Ma come puoi immaginare, questi non sono che una minuscola frazione dei nutrienti persi con la raffinazione dei cereali.

Già negli anni Cinquanta, la storica nutrizionista Adelle Davis osservava argutamente che tali farine «sono “arricchite” come lo sareste voi se qualcuno vi rubasse 25 dollari e poi vi restituisse 99 centesimi!»

Multivitaminici vs vitamine

Il multivitaminico può certo dare una mano ma, se è inteso come sostituto della dieta, i suoi effetti sulla salute sono irrilevanti. 

Non lo dico io, ma il più grande studio scientifico di sempre sui multivitaminici pubblicato nel 2019.

Sono state prese in esame ben 277 ricerche a cui hanno partecipato, in totale, più di un milione di persone che avevano assunto uno o più prodotti tra 16 diversi integratori.

Nessun riscontro positivo per antiossidanti, integratori multivitaminici, selenio, vitamine A, B6, C, E, D, calcio, acido folico, ferro e così via.

Il nostro organismo si è evoluto per trarre benefici dai micronutrienti quando arrivano dal cibo, cioè da una matrice nella quale interagiscono tra loro, in modo a volte sinergico, e con altre sostanze tra cui molte che non abbiamo ancora identificato, e che dunque non si possono trovare nell’integratore. 

La soluzione al problema, perciò, non verrà mai da una pastiglietta, ma dall’imparare a nutrirsi con cibi veri, genuini, il più freschi, meno trasformati e nutrizionalmente più densi possibile.

Ogni microelemento è complementare ad un altro, come per l’equilibrio degli ioni nei fluidi organici, esagerare non aiuta mai.

Ormai molti studi dimostrano che chi assume megadosi di vitamine, anche se idrosolubili, non migliora la performance ma addirittura la peggiora in alcuni casi.

Generalmente può valer la pena integrare quando:

  • seguiamo un regime ipocalorico;
  • beviamo alcol o fumiamo;
  • non riusciamo a seguire un regime alimentare corretto;
  • abbiamo superato i 40-50 anni;
  • facciamo sport ossidativi;
  • viviamo in città inquinate

La challenge speciale

C’è una sfida speciale che puoi mettere in pratica per migliorare l’assunzione dei nutrienti dalla tua alimentazione.

Puoi partire dal primo livello e poi il mese successivo passare al secondo, poi al terzo e così via!

LIVELLO 1 Cucinare ogni settimana in modo diverso un alimento abituale (da cotto a vapore per esempio)
LIVELLO 2 Sperimentare un alimento nuovo ogni settimana (che mangi mai o quasi mai)
LIVELLO 3 Mangiare 50 alimenti differenti (non piatti, alimenti) in una settimana
LIVELLO 4 Mangiare 200 alimenti differenti (non piatti, alimenti) in una settimana

Per i primi due livelli la sfida dovrebbe essere abbastanza chiara, mentre il livello 3 ed il livello 4 sono delle challenge più impegnative.

In realtà mangiare 50 alimenti differenti a settimana dovrebbe essere una cosa fattibile da tutti, ma spesso purtroppo non lo è.

Se mangi una pasta con pomodoro e zucchine dovrai contare 3 alimenti.

Se però il giorno dopo ti fai un’insalata col pomodoro, quest’ultimo non lo dovrai più contare, perchè bisogna tenere conto solo di quelli “nuovi”.

Attenzione che se mangi una varietà differente dello stesso alimento quella non conta come nuovo alimento da inserire nella lista!

Il primo giorno avrai un numero più alto probabilmente, che andrà via via decrescendo.

Se sei un vero duro l’ultimo livello è ideale per te, ossia la famosa 200 Food Challenge: a prima vista fare la sfida 50 cibi una settimana oppure 200 cibi in un mese è la stessa cosa, invece no!

Il livello 4 è molto più impegnativo perchè ricorda che non puoi contare gli alimenti che hai già mangiato i giorni e le settimane precedenti, quindi trovare cinquanta nuovi alimenti ogni settimana è sicuramente tosto.

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Ti mando un abbraccio e ti auguro il meglio!

Bibliografia

Lichtman SW, Pisarska K, Berman ER, Pestone M, Dowling H, Offenbacher E, Weisel H, Heshka S, Matthews DE, Heymsfield SB. Discrepancy between self-reported and actual caloric intake and exercise in obese subjects. N Engl J Med. 1992

Hall KD, Kahan S. Maintenance of Lost Weight and Long-Term Management of Obesity. Med Clin North Am. 2018

Davis A., Let’s Eat Right to Keep Fit, Harcourt, San Diego, 1954

Effects of Nutritional Supplements and Dietary Interventions on Cardiovascular Outcomes: An Umbrella Review and Evidence Map. Annals of Internal Medicine,. 2019

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