Le scienze motorie sono una laurea che sforna disoccupati o servono per essere Personal Trainer?
Se vuoi diventare un vero PT ma non sai quale sia il migliore percorso per te, oppure hai in mente di iniziare scienze motorie, ecco tutto quello che devi sapere in merito.
Obiettivi della laurea in scienze motorie
La laurea in scienze motorie è nata negli anni 2000 con l’obiettivo di formare dei veri e propri professionisti nel settore dello sport.
Attraverso una preparazione con diversi corsi multidisciplinari grazie a questa laurea puoi diventare:
- Istruttore di discipline sportive
- Gestore di palestre
- Insegnante di scienze motorie
- Personal Trainer
- Molto altro ancora…
Io, come Trainer professionista, ho intrapreso la strada della laurea triennale in scienze motorie e, successivamente, magistrale in scienze e tecniche dello sport.
Il percorso richiede passione ed impegno, nonostante (dal mio punto di vista) solo il 25-30% degli esami richiede veramente tanto sforzo, mentre gli altri sono di difficoltà intermedia.
L’obiettivo di una laurea in scienze motorie è diventare una figura professionale che si occupa del recupero, del mantenimento o del miglioramento del benessere psico-fisico e/o della prestazione sportiva delle persone.
Obiettivi del Personal Trainer
Il Personal Trainer, come figura professionale, nasce tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’80, ispirandosi alle più grandi star hollywoodiane.
Queste star imponevano come modello da seguire non più la semplice frequentazione di una palestra, ma una vera e propria figura di allenatore personale in grado di personalizzare l’allenamento.
Ovviamente il PT si è evoluto moltissimo negli ultimi 10-15 anni e oggi il mercato è iper-saturo in questo settore, quindi devi sapere differenziarti per avere successo.
Ricorda ovviamente la differenza tra istruttore di sala e personal trainer.
L’istruttore della sala attrezzi in palestra deve tenere in ordine la palestra, farti vedere l’esercizio e correggerti in casi estremi per evitare di farti male, ma non può seguirti per tutto l’allenamento.
Il coach personale invece segue “one to one” la singola persona dando consigli, feedback e migliorerà effettivamente il tuo allenamento.
Attraverso una preparazione individuale di alto livello gli obiettivi di un Personal Trainer sono:
- L’obiettivo di far raggiungere ai clienti il proprio obiettivo
- Sapere personalizzare allenamento e stile di vita dei clienti
- Essere dei forti motivatori per i clienti
- Garantire risultati facendo risparmiare tempo, soldi ed energie
Spesso si pensa che il lavoro di un Trainer finisca quando viene consegnata la scheda di allenamento o quando termina la sessione di allenamento.
In realtà bisogna considerare che 1 ora quotidiana di allenamento non batterà mai le 15 ore giornaliere di cattive abitudini, se è presente un lavoro sedentario, una dieta orrenda e un sonno squilibrato.
Quindi il nostro compito è insegnare uno stile di vita, incoraggiando i nostri allievi a mangiare meglio, muoversi di più se il lavoro è sedentario e gestire al meglio il sonno, lo stress e gli sgarri settimanali.
Ricorda che sul web è pieno di pseudoscienza nel mondo del fitness, quindi devi evitare che i tuoi allievi perdano tempo, soldi ed energie con pratiche inutili.
Troppo spesso vedo gente che corre con la felpa in estate per sudare di più, gente che fa cento addominali al giorno per dimagrire o gente che compra creme dimagranti (ci siamo capiti).
Quanto costa diventare Personal Trainer?
Diventare Personal Trainer con la laurea in scienze motorie costa:
- 30.000€ – 45.000€ se sei uno studente universitario fuori sede
- 3.000€ – 25.000€ se sei uno studente in sede
- 800€ – 1200€ se sei segui un corso extra-universitario
- 500€ – 800€ se studi da autodidatta con libri o video-corsi
Ti chiedo scusa in anticipo: so benissimo che questi numeri sono molto indicativi e dipendono dal reddito, da dove vivi, dal tipo di università e di corso, e tanti altri fattori.
Sono comunque delle cifre che possono darti un’indicazione (molto) generica di come possono essere le tue spese nei prossimi anni.
Le scienze motorie: pro e contro?
Le scienze motorie sono un percorso di laurea che offre molte possibilità ma che, come altri corsi universitari, ha delle limitazioni.
| PRO | CONTRO |
| Visione Multidisciplinare | Poca Pratica |
| Evidenze Scientifiche | Poca Specializzazione |
| Tecnologie Scientifiche Avanzate | Formazione Continua Necessaria |
Dal mio punto di vista la laurea in scienze motorie ti dà una visione multidisciplinare con almeno 30 corsi totali differenti tra fisiologia, bioingegneria dello sport, allenamento funzionale, diritto dello sport, psicologia dello sport e tanto altro ancora.
Le lezioni sono basate di solito su evidenze scientifiche con tanto di citazioni scientifiche di approfondimento, quindi non si parla per sentito dire.
Ovviamente, specialmente durante i corsi pratici, si imparano le basi dell’utilizzo di attrezzature all’avanguardia che possono fare la differenza nel mondo dello sport adattato o di prestazione sportiva.
Purtroppo però il corso di laurea è molto teorico e poco pratico, con pochissimi casi studio e una minore possibilità di specializzarti in un determinato sport senza un approfondimento personale.
Inoltre, come dico sempre, l’approfondimento e lo studio di un Personal Trainer inizia soltanto ma non finisce mai, perchè è un mondo in continuo aggiornamento e in continua evoluzione.
In altre parole, l’università ti dà delle basi sulle quali devi poi costruire il tuo percorso individuale con le tue forze.
Studiare scienze motorie: come fare?
Il metodo di studio nella laurea in scienze motorie è fondamentale tanto quanto lo studio da autodidatta.
Per questo motivo ti propongo il metodo P.A.C.R.A.R. creato dal divulgatore Alessandro De Concini nel 2016.
| Pianificazione | Masterplan |
| Acquisizione | Lettura Efficace/Appunti |
| Comprensione | Comprensione Profonda |
| Rielaborazione | Schematizzazione |
| Applicazione | Testing |
| Ricordo | Ripassi Programmati |
Se vuoi studiare in modo efficace devi sapere che il vecchio metodo “leggi e ripeti” purtroppo non funziona.
La fase di pianificazione comprende tutta la gestione del tempo, dei cicli di studio e pause.
L’acquisizione, che riguarda il secondo step, consiste nel selezionare le informazioni importanti, farsi domande per invogliare lo “studio attivo” e se vuoi puoi anche appuntarti le parole chiave del testo.
Il terzo step è la comprensione profonda dell’argomento, quindi non iniziare a memorizzare prima di aver compreso ogni concetto nel migliore dei modi.
Il quarto step è la rielaborazione, che consiste nel diventare padrone, quindi non schiavo, dei concetti, attraverso anche degli schemi creati da te per migliorare la rielaborazione delle informazioni.
Il quinto step è l’applicazione, che grazie allo sforzo del mettersi alla prova, può essere eseguita con il testing, cioè quiz, esercizi, test o simulazioni, ma anche casi studio.
Questa fase va a sostituire completamente il classico e noioso metodo di ripetere le cose, rileggere le cose o riscrivere ciò che hai imparato.
Infine, nell’ultima fase che è il ricordo attraverso ripassi programmati, ci sono due obiettivi: mantenere quanto imparato finora e aggiungere i dettagli tecnici.
Il ripasso di un argomento va fatto sempre meno frequentemente nel corso del tempo: la prima volta, per esempio, qualche ora dopo il primo apprendimento, la seconda volta lo fai prima di passare all’argomento successivo, la terza una volta a settimana e la quarta una volta al mese.
Personal Trainer senza laurea in scienze motorie
La laurea in scienze motorie prevede dei corsi ben strutturati che ti danno un’organizzazione impeccabile dello studio: dalle materie “facili” a quelle difficili, dal generale allo specifico, dal concetto all’applicazione del concetto e così via.
Chiunque al giorno d’oggi può fare il PT, anche se ti consiglio un percorso formativo attraverso il conseguimento di certificazioni riconosciute obbligatoriamente dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI).
Tale disposizione è espressamente prevista dalla Legge di Bilancio del 2018, che ha introdotto diverse novità nel settore sportivo.
Generalmente comunque, quando vuoi lavorare come personal trainer in palestra, ti verrà richiesta la laurea e/o una certificazione per personal trainer.
E’ importante sottolineare come sicuramente esistono professionisti competenti sia laureati che non, così come personal trainer poco capaci laureati e non.
Se vuoi diventare un Personal Trainer senza laurea in scienze motorie devi imparare a selezionare le informazioni.
| Raccogliere | Libri, Appunti, Video… |
| Scremare | Informazioni settoriali |
| Gerarchizzare | Attraverso la Piramide Scientifica |
| Riorganizzare | Personalizzando il tutto |
Il primo step consiste nel raccogliere tutte le informazioni che vuoi studiare, io spesso mi salvavo i link degli articoli, dei video e dei contenuti da rivedere in un secondo momento.
Il secondo step consiste nel selezionare, dalla tua raccolta, solo le informazioni utili nel tuo settore: sapere l’anatomia delle ossa del cranio non è importante come l’anatomia dei principali gruppi muscolari.
Il terzo step consiste nel dare una gerarchia alle informazioni basandoti sulla piramide scientifica, la quale valuta l’incertezza di un’informazione.
Se in un articolo qualsiasi leggi che sudare fa dimagrire, ma su diversi articoli seri in un motore di ricerca scientifico leggi che c’è poca differenza nel consumo di calorie, allora questa informazione era poco attendibile.
Il quarto step consiste nel riorganizzare le informazioni in base a come le utilizzerai, in base al contesto e alla singola persona.
La verità sulla laurea in scienze motorie
Negli ultimi anni i laureati in scienze motorie si stanno battendo per un riconoscimento. Il fatto è che la facoltà sforna spesso disoccupati (questa è la realtà).
Serve un riconoscimento legale-legislativo, che permetta ai laureati in scienze motorie di essere inquadrati e di poter aprire studi professionali, senza venir accumunati come estetisti, commercianti, ecc.
Serve quindi la possibilità di poter lavorare ed aprire propri centri, con un’ottica (fiscale-sanitaria) diversa rispetto alla palestra commerciale.
Il mondo del fitness al giorno d’oggi richiede:
- Capacità di socializzare e stringere rapporti
- Capacità di vendita e comunicazione
- Aspetto fisico consono al ruolo
- Conoscenza tecnica
Ovviamente si può diventare bravi e competenti anche senza essere muscolosi, ma i clienti si aspettano di averti come punto di riferimento anche da questo punto di vista.
Dopo averti detto tutto questo ricorda che non bisogna nascondersi dietro una scusa, perchè al giorno d’oggi le possibilità di trovare clienti e lavorare al meglio con loro ci sono.
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