Lo smartwatch fa male? Ecco tutta la verità

Lo smartwatch fa parte del trend più in voga nel 2025. Vediamo se e quando serve, quali sono i vantaggi ed i pericoli!

Gli smartwatch fanno davvero male? In cosa possono servire? Cosa dicono gli studi scientifici più autorevoli? La risposta è quasi sempre la stessa: dipende…Scopriamo tutta la verità!

PS. Se hai dubbi o domande scrivimi all’indirizzo mail danieldragomir8@gmail.com

Cos è uno smartwatch?

Un dispositivo indossabile (wearable device in inglese) è un dispositivo elettronico progettato per essere indossato sul corpo, solitamente al polso. Tra i più diffusi troviamo:

  • Smartwatch (orologi intelligenti), che combinano funzioni digitali e di monitoraggio;

  • Fitness band (braccialetti intelligenti), dotati di sensori per tracciare attività fisica, frequenza cardiaca e sonno, spesso con notifiche tramite schermi o LED.

Gli smartwatch sono tra i wearable più popolari degli ultimi anni. Secondo il Worldwide Survey of Fitness Trends for 2023 dell’ACSM (American College of Sports Medicine, una delle organizzazioni più autorevoli nel settore), i wearable devices si confermano al primo posto tra le tendenze del fitness.

Le previsioni ACSM per il 2025 mostrano un’evoluzione del settore, con una maggiore integrazione tra tecnologia avanzata e programmazione degli allenamenti. Le principali tendenze includono:

  1. Wearable Technology (confermata al primo posto)

  2. Mobile Exercise Applications (Apps) (in forte crescita, dalla 20ª posizione nel 2023)

  3. Fitness Programs for Older Adults (già quarti nel 2023, in ulteriore ascesa)

Questi dati evidenziano come la tecnologia indossabile continui a dominare il mercato del fitness, affiancata da app e programmi sempre più personalizzati, anche per utenti anziani.

A cosa serve lo smartwatch?

Uno studio pubblicato sul Journal of Biomedical Informatics nel 2016 evidenzia che gli smartwatch hanno il potenziale per trasformare l’assistenza sanitaria, migliorando il monitoraggio della salute nella vita quotidiana.

Questi dispositivi offrono vantaggi fondamentali:

  1. Sono facili da usare e già familiari alla maggior parte delle persone.

  2. Sempre più diffusi come dispositivi consumer, accessibili a un pubblico ampio.

  3. Monitoraggio in tempo quasi reale di attività fisica e parametri fisiologici (come frequenza cardiaca e sonno).

  4. Messaggi personalizzati e promemoria per abitudini salutari.

  5. Comunicazione diretta tra pazienti, familiari e professionisti sanitari.

  6. Raccolta dati precisi grazie a mini-survey e verifica comportamentale basata su sensori.

È importante ricordare che gli smartwatch e i wearable non sostituiscono medici, allenatori o nutrizionisti, ma sono strumenti preziosi per guidare, monitorare e ottimizzare il benessere.

Proprio come l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando molti settori, anche i dispositivi indossabili stanno cambiando il modo in cui gestiamo la salute.

Tuttavia, l’interpretazione dei dati e la personalizzazione delle strategie restano compiti per esperti.

Se vuoi sfruttare al meglio la tecnologia per la tua salute, affidati a professionisti qualificati che sappiano integrare i dati dei wearable in un piano su misura per te.

Vantaggi e svantaggi

Uno studio dell’Università di Stanford di Shcherbina A. e colleghi ha confrontato 7 diversi smartwatch, considerando marche super famose come Apple, Samsung e Fitbit…cosa è venuto fuori?

Ecco le conclusioni dello studio:

  1. Alta precisione per la frequenza cardiaca, con errori inferiori al 5%
  2. Bassa precisione per le calorie bruciate, con errori dal 27% al 93%

In poche parole, se il tuo smartwatch segna 500 calorie consumate con un allenamento, potrebbero essere solo 365 calorie nella migliore delle ipotesi.

Il battito viene misurato direttamente, quindi è abbastanza preciso, ma le calorie bruciate vengono stimate in modo indiretto basandosi su età, massa muscolare, ecc…

Uno studio del 2022 pubblicato sul Journal of Medical Internet Research ha analizzato l’accuratezza dei dispositivi da polso, confermando ciò che abbiamo detto:

✅ Passi e battito cardiaco → Dati abbastanza precisi.
❌ Calorie bruciate → Errore superiore al 30% per tutti i marchi!

Perché i Fitness Tracker Sbagliano le Calorie?

  1. Database limitato

    • I dispositivi classificano attività molto diverse (es. camminata vs. nuoto) con lo stesso dispendio energetico, perché usano categorie troppo generiche.

  2. Nessun adattamento al tuo corpo

    • Se perdi peso, bruci meno calorie a parità di movimento. I tracker non lo considerano, continuando a sovrastimare il consumo.

Lo smartwatch è pericoloso?

Gli smartwatch sono diventati compagni quotidiani per milioni di persone, ma sono davvero sicuri? Analizziamo rischi e benefici con dati scientifici.


Smartwatch: Potenziali Rischi per la Salute

1️⃣ Radiazioni EMF (Campi Elettromagnetici)

 Cosa dicono gli studi:

  • Gli smartwatch emettono radiazioni a radiofrequenza (RF), simili agli smartphone ma a livelli inferiori.

  • L’OMS classifica le RF come “possibilmente cancerogene” (Gruppo 2B), ma nessuno studio conferma rischi concreti per gli smartwatch.

  • La FCC (USA) e l’UE impongono limiti di sicurezza rispettati dai produttori.

Attenzione:

  • Se usati 24/7, potrebbero causare lieve irritazione cutanea o ipersensibilità in soggetti predisposti.


2️⃣ Dipendenza Psicologica e Ansia da Dati

 Problemi comuni:

  • Ossessione per i numeri (battito cardiaco, calorie, sonno).

  • Ansia da prestazione (“Devo fare 10.000 passi!”).

  • Autodiagnosi errata (es. interpretazione sbagliata dei dati cardiaci).

Dato chiave:
Uno studio della Sleep Research Society (2021) ha rilevato che l’uso notturno di smartwatch è promettente per tracciare sonno e veglia (con i dovuti limiti).

Le prestazioni peggiorano in caso di sonno frammentato o disturbato.


3️⃣ Privacy e Sicurezza dei Dati

 Rischi reali:

  • Dati sanitari venduti a terze parti (alcune app condividono info con inserzionisti).

  • Hacking (se non protetti, i dati potrebbero essere rubati).

Come proteggersi:
✔️ Usare dispositivi con crittografia (es. Apple Watch, Garmin).
✔️ Leggere le policy sulla privacy prima di sincronizzare dati.

Gli smartwatch migliorano la salute?

Gli smartwatch e i wearable tecnologici hanno indubbi vantaggi: monitoraggio continuo, feedback immediato e dati quantificabili.

Ma la domanda cruciale è: migliorano davvero i risultati nel mondo reale?

✅ Alleati per alcuni:

  • Chi li usa in modo consapevole può trarne vantaggio (es. ottimizzazione del recupero, controllo del ritmo cardiaco).

  • Aiutano a mantenere costanza (gamification, obiettivi giornalieri).

❌ Trappola per altri:

  • Ossessione da numeri (calorie, passi, battito) → stress e frustrazione.

  • Scelte sbagliate (es. correre solo perché “brucia di più”, anche se odi farlo).

Motivazione: Intrinseca vs. Estrinseca

Secondo la Teoria dell’Autodeterminazione (Deci & Ryan), l’approccio dell’allenamento si basa su:
Motivazione intrinseca → Ti alleni perché ti piace, ti diverte e ti fa sentire bene.
Motivazione estrinseca → Ti alleni per una ricompensa esterna (es. calorie bruciate, peso perso).

Il problema?
Se dipendi solo dai numeri (motivazione estrinseca), cosa succede quando:

  • I risultati tardano?

  • Non ricevi più complimenti?

  • Non usi più lo smartwatch?

 Il rischio di abbandono degli allenamenti è altissimo.

⚠ Ricorda: non è il tracker a causare disturbi del comportamento, ma un rapporto già disfunzionale con cibo/allenamento che porta a:

  • Ossessione da dati (controllo compulsivo di calorie, passi, sonno).

  • Ansia da prestazione (“Se non chiudo l’anello, ho fallito”).

  • Scelte controproducenti (es. allenarsi solo per bruciare calorie, ignorando il piacere).

In questi casi, la soluzione non è lo smartwatch, ma un approccio più sano all’attività fisica.

Quindi come usare al meglio lo smartwatch?

 Usali come strumento, non come fine → Se ti piace la palestra, non correre solo perché “conviene di più”.
Bilancia motivazione intrinseca ed estrinseca → Cerca il piacere nell’allenamento, non solo i numeri.
Se diventa un’ossessione, stacca → Il benessere mentale viene prima dei dati.

Il biohacking con gli smartwatch?

Il Biohacking è un concetto sempre più popolare che unisce biologia e tecnologia per migliorare le performance del corpo e della mente.

Quante volte hai sentito (o magari detto) la frase:
“Le analisi sono perfette, quindi per ora non faccio nulla: non cambio la dieta, non mi muovo di più, non smetto di bere.”

Le analisi vanno bene… finché vanno bene.

Poi iniziano i problemi, ma a quel punto il danno è già stato fatto ⚠️

Una revisione Cochrane (una delle fonti più affidabili in assoluto) ha esaminato i dati di oltre 250.000 persone per capire se i controlli ematici di routine aiutino davvero a prevenire le malattie.

Spoiler: no.

Il titolo dello studio è:
Krogsbøll LT, Jørgensen KJ, Gøtzsche PC. General health checks in adults for reducing morbidity and mortality from disease. Cochrane Database Syst Rev. 2019

Secondo questa revisione:

  • I controlli di routine non aumentano la durata della vita

  • Non riducono i decessi per cancro, ictus o malattie cardiovascolari

  • Non fanno alcuna differenza in chi è sano e senza sintomi

In pratica: controllare colesterolo o glicemia ogni 3 mesi (o anche ogni anno) non serve a nulla, a meno che non ci sia una reale necessità decisa dal medico.

Come sempre, è importante distinguere tra i vari tipi di prevenzione:

✅ Primaria – quella vera, che si fa ogni giorno con lo stile di vita: alimentazione, sonno, movimento, gestione dello stress.

✅ Secondaria – gli screening validati (come la mammografia o il sangue occulto nelle feci). Questi sono fondamentali, e non c’entrano con lo studio citato.

✅ Terziaria – riguarda chi ha già una malattia e deve controllare la propria situazione per evitare peggioramenti.

Quindi analizzare i dati, dello smartwatch o dell’esame del sangue, non basta per essere in salute!

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Bibliografia

Reeder B, David A. Health at hand: A systematic review of smart watch uses for health and wellness. J Biomed Inform. 2016

Shcherbina, A.; Mattsson, C.M.; Waggott, D.; Salisbury, H.; Christle, J.W.; Hastie, T.; Wheeler, M.T.; Ashley, E.A. Accuracy in Wrist-Worn, Sensor-Based Measurements of Heart Rate and Energy Expenditure in a Diverse Cohort. J. Pers. Med. 2017

Germini F, Noronha N, Borg Debono V, Abraham Philip B, Pete D, Navarro T, Keepanasseril A, Parpia S, de Wit K, Iorio A. Accuracy and Acceptability of Wrist-Wearable Activity-Tracking Devices: Systematic Review of the Literature. J Med Internet Res. 2022

Chinoy ED, Cuellar JA, Huwa KE, Jameson JT, Watson CH, Bessman SC, Hirsch DA, Cooper AD, Drummond SPA, Markwald RR. Performance of seven consumer sleep-tracking devices compared with polysomnography. Sleep. 2021

Krogsbøll LT, Jørgensen KJ, Gøtzsche PC. General health checks in adults for reducing morbidity and mortality from disease. Cochrane Database Syst Rev. 2019

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