Personal Trainer Napoli: il centro del Coach Emanuele Limatola

Oggi intervista al Personal Trainer Napoli Emanuele Limatola.

Ciao Emanuele e grazie di essere venuto a Torino a trovarmi. Ti puoi presentare brevemente per chi non ti conoscesse?

Ciao Umberto. Prima di raccontarti di me, colgo l’occasione per ringraziarti immensamente dell’opportunità che mi hai offerto, permettendomi di dedicare una piccola parte del tuo sito alla mia storia.

Mi chiamo Emanuele Limatola, ho 23 anni e sono laureato in Scienze motorie all’Università San Raffaele di Roma. Sono un coach multidisciplinare: mi occupo di varie modalità di allenamento a corpo libero quali calisthenics, functional training e trx training. Svolgo questa professione da circa 4 anni e, ad oggi, posso affermare che è la mia passione più grande.

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Quando intuisci di voler diventare un Personal Trainer?

La passione per il Calisthenics nasce in me all’età di 17 anni. A 16 anni avevo iniziato già a praticare funtional training ma non ero già fortemente motivato, anche perchè fino a quell’anno pesavo 100 kg e di fare sport non ne volevo proprio sentir parlare.

Però, per un ragazzino di 16 anni di 1.60 m di altezza pesare 100 kg era tanto. Nonostante ciò mi piacevo allo specchio, sebbene le prese in giro da parte dei miei coetanei non mancavano. Poi, un giorno, è improvvisamente nata in me la consapevolezza che avrei dovuto cambiare qualcosa.

E’ stato allora che ho capito come ogni cosa parte inevitabilmente dalla nostra mente. Prima pensiero e poi azione. Così, spronato da mio fratello Salvatore, anch’egli personal trainer, mi lasciai trascinare verso lo sport e verso una più corretta alimentazione. All’inizio è stato tutto molto difficile e sacrificato, devo ammetterlo, ma vedere il mio corpo trasformarsi giorno dopo giorno, è stato ciò che mi ha spronato a fare sempre di più.

Nessuno credeva in me: per tutti continuavo ad essere quel ragazzo che non avrebbe mai amato lo sport ma solo il divano, la playstation e il cibo. Quel mondo fatto di sport e di allenamenti costanti iniziò a diventare la mia passione più grande e non c’era giorno in cui non guardavo video di atleti che, a corpo libero, facevano acrobazie e movimenti per me irraggiungibili.

Iniziai ad incuriosirmi sempre di più e capii che quel mondo che ammiravo dal mio telefono era esattamente il mondo del Calisthenics. Fu allora che scoprii che a Roma era stato organizzato proprio da te, Umberto, e dalla tua accademia di formazione, la Burningate, un corso per promuovere questa meravigliosa disciplina. Dopo quel corso a Roma, scattò un meccanismo nuovo nella mia mente. Parlavo spesso con i miei amici di questa disciplina, li spronavo a provare i movimenti che facevo e, quando notai che riuscivo a trasmettere loro la stessa passione che avevo io, capii che era molto di più che un semplice “allenarsi insieme”.

Era diventata una passione troppo grande per trattenerla tutta per me. Volevo condividerla a tutti i costi con le persone a me più care perchè avevo capito che lo sport può aiutarci non solo a livello fisico ma, soprattutto, a livello mentale. Ti aiuta a superare i limiti che la tua mente ti pone, ti aiuta a superare le paure, gli ostacoli.

Cosa ti ha portato ad aprire a Napoli uno Studio di Personal Training dedicato al Calisthenics e all’allenamento funzionale?

Quando ho iniziato ad allenare gratuitamente i miei amici permettendo loro di ottenere grandi risultati, la richiesta aumentò a dismisura.

Mi resi conto che avevo bisogno di uno spazio più grande dedicato al fitness e al benessere psicofisico, in cui potevo operare nel migliore dei modi, senza alcuna limitazione. Il mondo del calisthenics e del corpo libero ormai mi affascinava tantissimo e volevo trasmettere tutto ciò che di positivo aveva donato a me, alla mia mente e al mio corpo.

E’ stato semplice aprire o hai avuto difficoltà? Se si quali?

Aprire un’attività, anzi, la mia prima attività, non è stato affatto semplice soprattutto perchè, a noi giovani che viviamo nel sud Italia, mettersi in proprio a soli 20 anni, reca tanta paura. La sfida è stata davvero ardua ma io sono del parere che tutto sta nel fare il primo passo.

Ho stilato un piano d’azione che prevedeva l’acquisto delle attrezzature necessarie e la programmazione di un buon metodo di lavoro e cosí ho dato il via al mio piccolo studio: la Caos Academy.

Come hai fatto a farti conoscere sul territorio per acquisire clienti?

Ho iniziato allenando poche persone, cercando sempre di garantire loro un servizio di qualità e professionalità ma, soprattutto, basato sul rapporto umano, quello che spesso viene a mancare nelle “mega-palestre”. Mi sono impegnato affinché potessi instaurare un rapporto di fiducia reciproca con ogni persona che decideva di affidarsi a me. Ciò mi ha permesso, insieme ad un metodo ed una programmazione mirata, di generare grandi risultati, fisici, prestativi e mentali.

Le persone entusiaste non potevano far altro che parlare bene del mio lavoro e della passione che infondevo in loro, creando così un meccanismo di “passa-parola” positivo. Penso che proprio questa sia da sempre la migliore forma di pubblicità, per chi ha come obiettivo la pubblicità offline.

Ovviamente non sono mancati nè mancano tutt’ora contenuti di qualità sui canali social, per garantire una panoramica generale alla persona che online vuole farsi un’idea di cosa sono pronto ad offrire.

Programmi per il futuro?

Aumentare sempre di più il mio sapere in questo settore è il mio primo obiettivo. Essere padrone di ogni concetto e poterlo adattare ad ogni contesto, come insegni anche tu Umberto, ci permette di garantire alle persone che scelgono di affidarsi a noi, contenuti che possano aiutarli a star bene e ad allenarsi nel migliore dei modi.

Altro ma non meno importante obiettivo, è aprire uno studio di personal training più grande, con collaboratori formati e, perché no, anche affiancato da un lato wellness oltre che da quello fitness. In generale, posso dire di avere tanti sogni nel cassetto e tanti obiettivi.

Lavorerò sodo per raggiungerli perché, in fin dei conti, la vita è questo: niente è facile ma nulla è impossibile.

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Basta scuse ❌ • “Non ho tempo” assomiglia tanto ad una scusa, una buona scusa per scaricarci dalle responsabilità, per evitare di fare una cosa che non vogliamo fare. Si può trovare sempre del tempo da dedicare al miglioramento di se stessi. Agisci!

A post shared by Emanuele Limatola – Coaching (@emanuelelimatola) on Nov 18, 2019 at 5:36am PST