Oggi parliamo di dieta flessibile e lo facciamo in compagnia del massimo esperto di questo argomento: il dott. Mario Giglio.
È possibile dimagrire senza dover fare grandi sacrifici a tavola?
Sì! Grazie alla dieta flessibile.
Che cos’è la dieta flessibile?
La dieta flessibile è un approccio alimentare nato in America quando alcuni bodybuilder non riuscivano più a sostenere una dieta rigida sul lungo periodo. La teoria alla base della dieta flessibile si basa sul conteggio dei macronutrienti devono essere introdotti da ogni individuo e, pur restando nel conteggio delle calorie stimate per i proprio obiettivi, possono essere tra loro scambiati.
In parole più semplici, se la tua dieta prevede 100g di proteine nobili potrai sostituirli con 100g di proteine provenienti da un cibo non del tutto salutare. Così come potresti sostituire la grammatura dell’olio di oliva extravergine con una deliziosa crema spalmabile.
Alla base dalla teoria della dieta flessibile c’è quindi il concetto che non importa la fonte e la genuinità dell’alimento, ma il suo apporto di macronutrienti. Attenzione però! Questo non vuol dire che puoi mangiare sempre cibo-spazzatura, ma che all’interno di un regime vario puoi ottenere gli stessi risultati di chi mangia solo pollo, riso e broccoli.
Come organizzare la dieta flessibile?
Per prima cosa devi stabile il tuo obiettivo.
Se vuoi dimagrire dovrai seguire una dieta ipocalorica e quindi, dopo aver calcolato qual è il tuo fabbisogno calorico giornaliero, dovrai strutturare una dieta che ti apporti meno calorie di quelle calcolate. Se, al contrario, il tuo obiettivo è aumentare massa muscolare dovrai adottare una dieta ipercalorica e quindi alzare gradualmente la quota calorica giornaliera.
Ma non basta!
Se il rapporto tra macronutrienti (carboidrati, grassi e proteine) non è bilanciato potresti non riuscire a raggiugnere il tuo obiettivo: per esempio potresti non riuscire a costruire massa magra (perché stai assumendo pochi carboidrati) o potreste perdere pesa a causa di una riduzione di massa magra e non di grasso (condizione che si verifica se non assumi abbastanza proteine).
Per stabilire il giusto rapporto tra macronitrienti dovrai considerare molte variabili come: il peso corporeo, la tua tipologia fisica ed eventuali danni metabolici che hai in atto a seguito di diete pregresse.
Come dimagrire allora senza sacrifici?
Una volta che sarai consapevole dei tuo fabbisogno calorico giornaliero e della ripartizione dei macronutrienti, potrai registrare tutto quello che mangi tramite una delle tante app disponibili. In questo modo potrai tracciare tutto quello che stai mangiando e potrai regolarti di conseguenza sui prossimi pasti.
Anche se sappiamo che non tutte le fonti alimentari sono uguali in termine di qualità di macronutrienti, quello che ci interessa nella dieta flessibile è il complesso di ciò che ingeriamo nel tempo.
Il grande vantaggio di questo approccio alimentare è che ogni giorno potrai concederti qualcosa che ti piace e non avvertirai il senso di sacrificio della dieta. Inoltre verrà anche meno l’idea dello sgarro, perché vedrai ogni cibo per quello che è senza distinguere “cibo sano” da “cibo non sano”.
Dieta flessibile: dimagrire mangiando i tuoi cibi preferiti
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Avvertenze: le informazioni contenute in questi video non intendono sostituirsi in nessun modo a parere medico o di altri specialisti. L’autore declina ogni responsabilità di effetti o di conseguenze risultanti dall’uso di tali informazioni e dalla loro messa in pratica. L’allenamento con sovraccarichi, a corpo libero, con i kettlebell, con il trx, e con altri attrezzi può causare infortuni si consiglia pertanto di prestare la massima attenzione e di eseguire esercizi e metodologie adatte al proprio livello di forma. Consultare il proprio medico di fiducia prima di intraprendere qualsiasi forma di attività fisica o regime alimentare.
