HAI UNA BUONA GENETICA NEL CALISTHENICS? (SCOPRILO ORA!

Ciao e benvebuto in questo nuovo articolo del Coach Michele Ruscitto e del Coach Riccardo Zito in cui vediamo quanto conta la genetica nel calisthenics.

Il calisthenics è la disciplina a corpo libero che ci permette di sviluppare molte capacità, fra cui: forza, propriocezione e flessibilità.

In questo sport esiste la credenza che esso non sia per tutti ma solo per ragazzi giovani, poco pesanti ed geneticamente fortunati.

Ma è davvero cosi?

I 4 FATTORI FONDAMENTALI PER UNA BUONA GENETICA NEL CALISTHENICS

In questo articolo scoprirai quali sono i quattro fattori fondamentali per essere portato nel calisthenics.

ALTEZZA E PESO

Il primo fattore essenziale da considerare è l’altezza e il peso.

Partendo dall’altezza è abbastanza intuitivo dedurre che un ragazzo alto abbia un braccio di leva maggiore in comparazione a uno più basso.

Di conseguenza sarà necessario esprimere maggior forza per svolgere una determinata skill del calisthenics come ad esempio: la planche.

Questo è la ragione per cui molti atleti del calisthenics e della ginnastica non sono particolarmente alti, a parte rari casi.

Per quanto riguarda il peso c’è da fare un’importante distinzione.

Il peso è influenzato da molti fattori, fra cui: la massa dei tessuti, degli organi e l’acqua.

In questo specifico caso, vi parlerò della massa magra e del tessuto adiposo.

E’ risaputo che esiste un legame fra forza e massa muscolare, a patto che non si trascuri la componente neurale e quindi l’allenamento specifico di un’abilità.

Questo è il motivo per cui molti atleti di diversi sport, utilizzano l’allenamento in palestra per migliorare le loro performance sportive.

Nel calisthenics quindi può essere funzionale avere una maggior massa muscolare, specialmente nella parte superiore del corpo.

Al contrario, la massa grassa la possiamo considerare solamente come una zavorra ed sarà necessario ridurla al minimo possibile (senza superare i limiti della salute).

Qualche anno fa lo sperimentai in prima persona, perdendo qualche kg sono riuscito ad imparare il front lever ed avere una buona progressione anche nella planche.

La cosa interessante è che non ci furono particolari cambiamenti alla mia routine di allenamento abituale.

DISTRIBUZIONE PESO

Il secondo fattore fondamentale è la modalità in cui è distribuito il vostro peso.

Una distribuzione del peso che favorisca uno spostamento del baricentro verso l’alto facilita nell’esecuzione di esercizi che collegano il baricentro con l’angolo degli arti.

Quindi chi ha arti inferiori più leggeri sarà facilitato nelle skills che prevedono il corpo in posizione orizzontale. (a parità di peso ed altezza)

Questo è il motivo per cui esiste la credenza che allenare duramente la parte inferiore del corpo sia controindicato per il calisthenics.

Non è una regola assoluta però, per alcuni movimenti avere gambe poco muscolose potrà risultare un vantaggio, mentre in altri è indifferente (più avanti scoprirai quali)

Ci teniamo a specificare che allenare gli arti inferiori, anche solo a corpo libero, è consigliato anche per una questione di salute.

LUNGHEZZA ARTI

Il terzo fattore importante è quanto sono lunghi gli arti del soggetto.

A parità di peso e altezza, questo può risultare una facilitazione o viceversa.

Citiamo due esempi e cerchiamo di comprendere poichè esistono queste due differenze sostanziali.

Nel caso più intuitivo, analizzeremo i movimenti tipici dell’endurance, quindi:

Piegamenti a terra, dip, piegamenti in verticale e squat.

La caratteristica comune di questi esercizi è quella di svilupparsi lungo una direzione di moto verticale e lungo l’arto.

Se abbiamo arti con minore lunghezza, l’effetto prevalente è quello della riduzione del range di movimento.

Di conseguenza, questo semplifica il movimento in quanto riduce il tempo sotto tensione, ossia quanto il muscolo viene tenuto sotto uno stress durante la serie.

Vi ricordiamo che il TUT svolge un ruolo di grandissimo rilievo sia nell’endurance che nelle nello streetlifting (calisthenics zavorrato).

Nel caso in cui, invece, consideriamo delle tenute isometriche: la diminuzione della lunghezza delle braccia provoca una riduzione dell’angolo tra braccio e busto, portando ad un incremento di difficoltà della skill.

Questo discorso non ha validità per qualsiasi movimento, ci sono alcune eccezioni.

Ad esempio elementi come: croce agli anelli, verticalismo ed affini.

Questo succede poiché in questi casi, la lunghezza degli arti non è collegata alla posizione del baricentro.

Per capire il perché, immaginiamo due atleti, uno con braccia lunghissime e l’altro con braccia cortissime.

Chi ha le braccia molto corte, si troverà a effettuare un maggior sbilanciamento, ma raggiungerà con meno movimento le spalle con le mani nei movimenti a braccia tese.

Mentre, al contrario, un atleta con braccia estremamente lunghe sarà con un angolo più aperto, con conseguente minor sbilanciamento, ma avrà ROM più ampi.

IL TALENTO

Negli altri sport è accettato il fatto che alcuni campioni posseggano una capacità intrinseca fondamentale: il talento.

Il talento non è altro che una caratteristica innata, che ci rende migliori rispetto alla persona comune.

Ad esempio, nel calcio: Maradona è noto come il giocatore più forte e geneticamente portato di tutti i tempi.

A nostro parere, nel calisthenics questo fattore viene sottovalutato e si pensa erroneamente che è possibile raggiungere qualsiasi traguardo.

La verità è che per essere il migliore in una disciplina devi anche essere geneticamente predisposto.

Ci teniamo a specificare che questo non esclude l’impegno individuale per migliorare sempre di più, ma solamente un vantaggio iniziale della persona.

CONCLUSIONI

Il calisthenics è una fantastica disciplina ed esistono 4 fattori fondamentali per capire se siamo portati o meno.

Dovremo concentrarci solo sui fattori modificabili, come ad esempio: la perdita di peso, l’aumento di massa muscolare e una buona periodizzazione nell’allenamento.

Tutto il resto, purtroppo non è sotto il nostro controllo e dipende esclusivamente dal vostro patrimonio genetico.

Vi ricordiamo inoltre, che le skill base del calisthenics sono raggiungibili da tutti, apparte nei casi in cui abbiamo particolari problematiche scheletriche.

Questo articolo non deve essere una scusa per non impegnarvi, ma spero serva per farvi darvi una maggiore consapevolezza sulla genetica.

Buon allenamento!


Articolo a cura del Trainer Michele Ruscitto. Lo trovi sul suo Canale Youtube Michele Ruscitto e sul suo profilo Instagram @michele.ruscitto Per consulenze di Coaching Online non esitare a contattarlo. Coautore dell’articolo Riccardo Zito (Coach e Ingegnere).

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