Stop mal di schiena dal 2024: guida (scientifica) definitiva

Il mal di schiena non passa più? La guida definitiva per una schiena forte e sana.

Sono Daniel Dragomir, un Personal Trainer e divulgatore scientifico laureato in scienze motorie, pronto a risolvere i tuoi dolori una volta per tutte.

La lombalgia, il comune mal di schiena, non guarda in faccia a nessuno: l’80 per cento della popolazione ne soffrirà almeno una volta nella vita, non a caso è tra le prime cause mondiali di assenza dal lavoro.

In pochi minuti scoprirai tutto, e se avrai qualsiasi dubbio o anche domande banali, scrivimi alla mail danieldragomir8@gmail.com

L’origine del mal di schiena

Già la posizione eretta è un primo fattore che determina un certo carico sulla schiena, ovviamente con ripercussioni più serie se ci muoviamo poco e stiamo spesso seduti.

Molti disagi alla schiena derivano da situazioni non gravi, riflettendo semplicemente affaticamento, sovraccarichi o il normale processo di invecchiamento.

Quando si manifestano fastidi alla schiena, spesso siamo costretti a interrompere le nostre attività quotidiane. Ignorare i segnali di “mal di schiena” acuto può portare a una condizione cronica, fino al collasso della colonna vertebrale e a conseguenze negative sulla nostra vita.

Un tempo, i nostri genitori e nonni non si lamentavano di mal di schiena come oggi. Le loro fatiche, principalmente legate al lavoro nei campi, potevano causare qualche dolore che, con un periodo di riposo, si risolveva.

Ma cosa è cambiato ora? Il nostro stile di vita si è trasformato rapidamente: l’avanzamento tecnologico ha cambiato radicalmente le nostre abitudini, rendendoci sempre più sedentari. Da una società attiva e basata sull’agricoltura, siamo diventati una società prevalentemente sedentaria, passando da lavoratori in movimento a seduti per lunghi periodi in ufficio.

Era stato rivelato un tempo che in Italia circa 18 milioni di persone soffrivano di mal di schiena (e questo era qualche anno fa, figuriamoci oggi). Il mal di schiena è diventato la principale causa di assenze dal lavoro e la seconda causa di invalidità permanente. Otto persone su dieci, almeno una volta nella loro vita, ne hanno sofferto.

Circa il 90% dei casi di mal di schiena coinvolge la zona lombare. Le cause possono essere molteplici, dall’alzare pesi dal suolo a mantenere posizioni scorrette, oltre allo stress e ad altri fattori psicologici come l’ansia.

Le bugie più assurde

Il mal di schiena è un argomento sempre più popolare, che nasconde delle false credenze dietro il palcoscenico: ora apriremo il sipario e le scopriremo tutte.

Stare a riposo è utile? Dipende, perchè se sollevi pesi importanti oppure fai tanta attività fisica, a volte serve, ma se già poltrisci tutto il giorno, spesso devi fare esattamente l’opposto!

Le creme della farmacia funzionano? Dipende, perchè possono alleviare i sintomi per qualche giorno, ma se non risolvi il problema alla radice, tornerà più presto del previsto.

Se una persona sbatte la testa in continuazione contro un muro per tutto il giorno e poi prende un antidolorifico avrebbe risolto il problema alla radice? Ovviamente no.

Fare nuoto fa bene alla schiena? Dipende, perchè se fatto in modo corretto può sbloccare il bacino e rinforzare i muscoli della zona, se fatto male può addirittura peggiorare la situazione.

Uno studio durato 9 mesi fatto su 1756 uomini tra i 18 e i 59 anni fece notare come, alla fine delle oltre 30 settimane, il 56% degli uomini alla fine delle 32 settimane accusasse mal di schiena alla bassa zona lombare.

Il marketing del mal di schiena

Il marketing del mal di schiena è sicuramente in crescita in tutto il mondo a causa sia della maggiore sedentarietà, che della maggiore longevità, la quale porta a vivere si più a lungo, ma con più acciacchi.

Il settore della salute è uno dei tre mercati immortali della nostra epoca.

La nascente industria dell’anti-invecchiamento entro il 2025 varrà 610 miliardi di dollari e ha davanti a sé inimmaginabili margini di crescita e sviluppo.

Ogni volta che ti troverai a dover fare una scelta in ottica longevità poniti queste 3 domande essenziali:

Cosa dice la piramide scientifica su questo argomento?

Il rapporto costi e benefici è conveniente?

Esiste un’alternativa migliore?

La piramide scientifica, creata nel 1991, è la strategia per capire quanto un’informazione, oppure un prodotto, sia affidabile ed efficace dal punto di vista scientifico.

L’opinione di un professionista, senza ulteriori evidenze scientifiche a supporto, vale quasi zero secondo questa piramide.

Lo stesso vale quando leggi frasi del tipo “secondo uno studio di tale università…” oppure “secondo alcuni ricercatori…”.

Le informazioni con maggiore valore secondo il metodo scientifico sono invece le informazioni filtrate, cioè quelle prese da tanti studi scientifici messi insieme per trarre le conclusioni su uno specifico argomento.

Ricorda anche di contestualizzare ciò che leggi e vedere se conviene.

In altre parole devi verificare il rapporto causa-effetto di una situazione.

Gli italiani hanno vinto pochi premi Nobel, e sempre in Italia si mangia molta pizza, quindi la pizza fa male al cervello…avrebbe senso?

Gli esercizi peggiori da evitare

Sicuramente gli esercizi da evitare sono tutti quelli che vengono eseguiti con una tecnica sbagliata, ma nello specifico:

  1. Crunch inverso gambe tese >> potrebbe farti inarcare eccessivamente la parte lombare e portare fastidi alla bassa schiena
  2. Squat con poca lordosi >> se non manterrai la curva fisiologica della bassa schiena potresti avere problemi
  3. Stacchi rumeni senza flessibilità >> se hai delle retrazioni muscolari questo esercizio potrebbe farsi sentire

Ovviamente buona parte degli esercizi possono essere dannosi se eseguiti in modo scorretto, ma se invece preservi il tuo corpo, lui ti ringrazierà.

Come stare seduti per il mal di schiena?

E’ possibile considerare la cattiva postura o la presenza di un’asimmetria come possibili cause di dolore?

Le evidenze più recenti sull’argomento hanno tracciato un quadro molto diverso, rimettendo totalmente in discussione l’importanza della postura per l’insorgenza del dolore muscolo-scheletrico. 

È possibile affermare, in altri termini, che la scienza ad oggi considera le alterazioni posturali e il dolore come due elementi appartenenti allo stesso sistema, il corpo umano, ma senza un rapporto così intimo tra loro.

Sono riportati infatti soggetti con un perfetto allineamento che sviluppano dolore e persone invece totalmente “storte” che non lo sviluppano, e viceversa. Ciò signica quindi che un’alterazione posturale, anche evidente, non può costituire in maniera chiara una causa diretta di un dolore articolare nell’area stessa dell’alterazione posturale.

Per fare alcuni rapidi esempi, l’avere una spalla più alta dell’altra non è una condizione correlabile con un dolore alla spalla, avere un bacino non livellato non comporta per forza l’insorgenza del mal di schiena, o ancora, avere un’iperlordosi non significa necessariamente che si svilupperà una lombalgia in futuro.

E’ fondamentale rassicurare le persone ed educarle al fatto che quello che conta è cambiare spesso postura. specialmente in scrivania, e assumere quella più confortevole, consapevoli che non avrà effetti concreti sul dolore.

Per quanto tempo fare stretching?

Lo stretching per i muscoli è fondamentale anche nel mal di schiena ovviamente.

Una revisione scientifica recente del 2018 (Thomas et al.) ha voluto dare una risposta ad una domanda precisa: c’è una relazione tra quanto faccio allungamento muscolare (volume di stretching) e aumento della mobilità articolare a lungo termine?

Confrontando una dozzina di articoli in letteratura, la review ha affermato che:

1.Il tempo trascorso a settimana sull’allungamento di un muscolo è fondamentale (almeno 5 minuti settimanali per gruppo muscolare)

2.Il tempo di stretching all’interno della seduta non è rilevante quanto il tempo totale settimanale

Come linee guida definitive, questa pubblicazione scientifica consiglia:

1.Almeno 5 giorni a settimana di stretching

2.Almeno 5 minuti di stretching statico

Il metodo salva schiena

Il Metodo Salva Schiena è un percorso incredibile per risolvere definitivamente i tuoi problemi alla schiena ed alla cervicale. All’interno di questo percorso a 360 gradi potrai capire, risolvere e prevenire il dolore cervicale ed alla schiena. Se vuoi scoprire tutto ciò con il Dottor Mattia Babetto, clicca qua >> Lettera di Presentazione Metodo Salva Schiena

E se vuoi una risposta alle domande più gettonate su questo metodo straordinario clicca qua >> Domande&Risposte

Se vuoi scoprire cosa aspettarti dal manuale di 100 pagine che troverai nella piattaforma, oltre a mille altri bonus, ecco l’introduzione:

Il mio nome è Mattia Babetto e sono un padre di famiglia che è riuscito da solo a eliminare definitivamente il suo mal di schiena, causato da un infortunio, applicando un metodo semplicissimo e 100% autonomo grazie alla messa in pratica di determinati esercizi.

Probabilmente hai scelto di prendere questo libro perché da qualche tempo soffri di mal di schiena (poco o tanto non è
importante ora) e sei curioso di capire come risolverlo attraverso un rinforzo mirato del tuo fisico. E magari grazie al lavoro che faremo insieme non dovrai più andare da specialisti e potrai risparmiare anche dei bei soldini.

Oggi le spese da affrontare sono tante (casa, bollette, tasse, macchina, carburante, telefono, spesa al supermercato, istruzione dei figli, ecc…) e se c’è il modo di risparmiare anche solo 200/300 euro sicuramente non ti fa schifo ma anzi…molto meglio spendere quei soldini per concedersi un week-end di svago in più, una cena in più con tua moglie, un semplice regalino come qualche sfizio che da tempo vuoi.” (Tratto da Il Metodo Salva Schiena – Il Manuale)

La palestra fa avere il mal di schiena?

La colonna vertebrale è fatta per sostenere il carico corporeo, ed è proprio il carico stesso che, se applicato in maniera graduale e progressiva, permette a questa di migliorare.

Al contrario, uno stile di vita sedentario, e il non applicare alcun carico alla colonna, porterà ad adattamenti in negativo, con una colonna che inevitabilmente perderà la propria capacità di carico diventando più debole, vulnerabile, meno resistente e più suscettibile a futuri episodi di recidive.

Il movimento, anche con sovraccarichi, è quindi fondamentale per la salute dei nostri tessuti, schiena inclusa. La condizione che va però rispettata affinché ciò sia possibile è che venga rispettato il principio della gradualità dello stimolo durante gli allenamenti.

Quando senti citazioni su mal di schiena e palestra ricorda questi tre punti cardine:

  • Non esistono esercizi controindicati in modo assoluto, ma solo esercizi che non si è ancora preparati ad eseguire. Questo vale anche per esercizi come lo Squat e lo Stacco, che potranno essere ottimi esercizi per caricare la colonna, migliorare la tolleranza al carico dei tessuti, e distruggere le false credenze.
  • La presenza di patologie non costituisce una controindicazione all’attività con i pesi, anzi, riabituare la schiena al carico e potenziarne la funzionalità aiuterà a contrastare le paure ed essere meno fragili.
  • Tecnica corretta e sovraccarico progressivo sono i due principi con cui lavorare nell’esecuzione degli esercizi (in particolare di esercizi multiarticolari come Squat e Stacco).

Bibliografia consigliata

Qua sotto troverai una bibliografia essenziale, dedicata ai pochi coraggiosi che vorranno approfondire quanto troveranno scritto nei paragrafi precedenti.

Bibliografia:

Martínez-Vizcaíno V. Best Exercise Options for Reducing Pain and Disability in Adults With Chronic Low Back Pain: Pilates, Strength, Core-Based, and Mind-Body. A Network Meta-analysis. J Orthop Sports Phys Ther. 2022 Aug;52(8):505-521.

Wong AY. Prevalence, Incidence, and Factors Associated With Non-Specific Chronic Low Back Pain in Community-Dwelling Older Adults Aged 60 Years and Older: A Systematic Review and Meta-Analysis. J Pain. 2022 Apr;23(4):509-534.

Ferreira PH. Psychological interventions for chronic, non-specific low back pain: systematic review with network meta-analysis. BMJ. 2022 Mar 30;376:e067718.

Bastos RM, Moya CR, de Vasconcelos RA, Costa LOP. Treatment-based classification for low back pain: systematic review with meta-analysis. J Man Manip Ther. 2022 Aug;30(4):207-227.

Rasmussen-Barr E. Summarizing the effects of different exercise types in chronic low back pain – a systematic review of systematic reviews. BMC Musculoskelet Disord. 2022 Aug 22;23(1):801.

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