I push-up, o piegamenti sulle braccia, rappresentano uno degli esercizi più versatili e completi nel mondo del fitness.
Sono parte integrante dei programmi di allenamento militare, dei circuiti funzionali e delle routine quotidiane di molte persone, grazie alla loro efficacia e semplicità. Non richiedono attrezzature specifiche e possono essere eseguiti praticamente ovunque. Ma ciò che li rende veramente unici è la loro capacità di lavorare su diversi gruppi muscolari contemporaneamente, migliorando la forza, la stabilità e persino la salute cardiovascolare.
In questo articolo, esploreremo nel dettaglio la tecnica corretta per eseguire i push-up, sottolineando gli errori più comuni da evitare e presentando una serie di varianti adattabili a diversi livelli di allenamento.
Sia che tu sia un principiante alla ricerca di costruire una base di forza, sia un atleta esperto alla ricerca di nuove sfide, troverai consigli preziosi e strategie per migliorare le tue performance e ottenere il massimo da questo esercizio.
Preparati a scoprire tutto ciò che c’è da sapere sui push-up, un esercizio semplice ma incredibilmente potente, capace di trasformare il tuo allenamento e portarti a nuovi livelli di forma fisica.
Benefici dei push-up
I push-up sono un esercizio fondamentale che apporta innumerevoli benefici al nostro corpo. Proprio per questo motivo non dovrebbe mai mancare all’interno del nostro programma di allenamento.
Il beneficio forse più conosciuto è quello del potenziamento muscolare. I push-up, essendo un esercizio multiarticolare, coinvolgono diversi gruppi muscolari, tra cui pettorali, tricipiti, deltoidi e il complesso muscolare del core. Questo li rende un ottimo esercizio per migliorare la forza e la resistenza della parte superiore del corpo.
I push-up contribuiscono anche al miglioramento della stabilità e della propriocezione. L’esecuzione di questo esercizio richiede una notevole stabilità scapolare e un’ottima attivazione del core, agendo così sulla stabilità corporea e sulla propriocezione. Questi aspetti sono fondamentali per prevenire infortuni e migliorare le prestazioni in altri esercizi.
Inoltre, sebbene siano principalmente noti per il loro impatto sulla forza muscolare, offrono anche notevoli benefici cardiovascolari. Durante la loro esecuzione, soprattutto quando eseguiti in serie o in modalità ad alta intensità, la frequenza cardiaca aumenta. Questo incremento della frequenza cardiaca porta ad un miglioramento della circolazione sanguigna, alla riduzione della pressione sanguigna a riposo e ad una riduzione delle malattie cardiovascolari.
Un ulteriore beneficio dei push-up risiede nella loro straordinaria accessibilità e adattabilità. Questo esercizio non richiede attrezzature specifiche e può essere eseguito praticamente ovunque, rendendolo estremamente facile da integrare in qualsiasi routine di allenamento.
La sua versatilità consente di adattarlo a diversi livelli di fitness. Si possono eseguire varianti più semplici, come i push-up con appoggio sulle ginocchia, per i principianti, e versioni più avanzate, come i one-arm push-up, per chi cerca sfide più impegnative. Questa adattabilità li rende un’opzione ideale per tutti, indipendentemente dal livello di allenamento o dalle capacità fisiche.
Tecnica corretta
Per eseguire correttamente i push-up, è fondamentale conoscere e seguire la giusta tecnica.
- Posizione di Partenza: Inizia mettendo il corpo in posizione di plank con le mani appoggiate a terra. Queste ultime dovrebbero essere posizionate leggermente più larghe delle spalle.
- Allineamento del Corpo: Contrai l’addome e i glutei. Adduci leggermente le scapole per formare una linea retta dalla testa ai piedi, migliorando così la stabilità del corpo.
- Esecuzione del Movimento: Una volta acquisita la posizione corretta, piega i gomiti portando il petto verso il pavimento fino a sfiorarlo. Successivamente, spingi attraverso i palmi delle mani per estendere i gomiti e riportare il corpo alla posizione di partenza.
- Respirazione: Inspira durante la fase di discesa ed espira durante quella di risalita.
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Muscoli coinvolti
I push-up, essendo un esercizio multiarticolare, mettono in movimento diversi muscoli.
I principali muscoli coinvolti sono:
- Gran pettorale
- Tricipite brachiale
- Deltoide anteriore
Il gran pettorale possiamo considerarlo il muscolo target di questo esercizio. Originando dal margine anteriore della clavicola, dalla fascia sternale e dalle cartilagini costali, e inserendosi sulla cresta del tubercolo maggiore dell’omero, permette di estendere il braccio durante la fase di spinta.
Infine, il tricipite brachiale, originando dal tubercolo sottoglenoideo della scapola e dalla faccia posteriore della diafisi omerale, e inserendosi sull’olecrano ulnare, ha la principale funzione di estendere il gomito.
Errori da evitare
I principali errori che si possono commettere durante l’esecuzione dei push-up sono:
- Inarcare la schiena: Lasciare che la parte bassa della schiena si inarchi durante il movimento può portare a dolori lombari e a tensioni sulla colonna. Nonché ad una esecuzione scorretta.
- Allargare troppo i gomiti: Allargare eccessivamente i gomiti durante la discesa diminuisce l’efficacia dell’esercizio e aumenta il rischio di lesioni alla spalla.
- Contrarre troppo o poco l’addome: L’addome troppo contratto stabilizza il corpo ma non permette di settare in modo corretto le scapole. Al contrario, l’addome poco contratto, fa inarcare la parte bassa della schiena.
- Estendere il collo: Estendere il collo e rivolgere lo sguardo in avanti provoca tensioni e dolore cervicale. Proprio per questo motivo bisogna mantenerlo in una posizione neutra durante tutto il movimento.
- Movimenti incompleti: Non scendere fino a sfiorare il pavimento oppure non estendere completamente i gomiti durante la fase di salita, riduce il range di movimento e non permette una corretta contrazione della muscolatura.
Le sue varianti
Il push-up, essendo un esercizio estremamente versatile, può essere modificato e adattato ai diversi livelli di fitness e obiettivi di allenamento.
Proprio per questo motivo ne esistono alcune varianti per i principianti, per gli intermedi e anche per i più esperti.
Varianti semplici
Push-up sulle ginocchia: Questa variante si esegue appoggiando le ginocchia a terra invece che mantenendo le gambe dritte e appoggiando le punte dei piedi.
Push-up inclinato: Questa tipologia di push-up si esegue appoggiando le mani su una superficie rialzata, ad esempio una panca, oppure, per renderlo ulteriormente più semplice, sul muro.
Varianti intermedie
Push-up declinati: Si eseguono appoggiando i piedi su una superficie rialzata, come su una panca o una sedia. Oltre ad aumentare la difficoltà dell’esercizio, permette di lavorare maggiormente sulla porzione superiore del petto e sulle spalle.
Push-up stretti: Si eseguono mantenendo le mani più strette delle spalle e i gomiti lungo i fianchi durante tutto il movimento. Questa variante coinvolge maggiormente il muscolo tricipite brachiale e la porzione superiore del petto.
V Push-up: Questa versione di push-up si esegue con il corpo in posizione di V e ha come muscolo target il deltoide.
Varianti avanzate
Plyometric Push-up: Questa versione prevede un movimento di risalita esplosivo, che permette di staccare le mani dal pavimento. Utile per migliorare la potenza durante i movimenti di spinta.
One-Arm Push-up: In questa versione il push-up viene eseguito con un solo braccio, l’altro va mantenuto dietro la schiena. Aumenta la forza del lato su cui viene eseguito.
Spiderman Push-up: Durante la fase di discesa si porta il ginocchio verso il gomito laterale. Oltre a far lavorare il petto, aumenta l’attivazione del core e migliora la coordinazione.
Archer Push-up: Questa versione si esegue con un braccio piegato e l’altro disteso lateralmente. Incrementa la forza del lato su cui viene eseguito.
Consigli utili
Eseguire i push-up in modo efficace richiede non solo una corretta tecnica, ma anche l’adozione di alcuni accorgimenti pratici che possono migliorare significativamente le prestazioni e ridurre il rischio di infortuni.
Prima di iniziare con l’esecuzione dei push-up, è fondamentale dedicare 5-10 minuti a una fase di riscaldamento. Questo può includere alcuni minuti di cardio leggero come una corsetta sul posto, seguiti da esercizi di mobilità per spalle, polsi e gomiti. Questo preparerà il corpo all’esercizio.
Durante l’esecuzione dei push-up, presta attenzione alla respirazione. Una respirazione corretta aiuta a mantenere il ritmo e la concentrazione. Inspira durante la discesa e espira durante la risalita.
Quando i push-up standard diventano troppo facili, è il momento di passare a varianti più complesse. Questo progressivo aumento dell’intensità aiuta a sviluppare forza e resistenza nel tempo.
Monitora costantemente la tecnica. Assicurati che ogni ripetizione sia eseguita correttamente per massimizzare i benefici dell’esercizio. Puoi farlo eseguendo i push-up davanti a uno specchio o registrando un video per valutarne la forma.
Infine, bilancia l’allenamento con periodi adeguati di recupero. Questi sono cruciali per la crescita muscolare e per prevenire infortuni.
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Conclusione
I push-up rappresentano molto più di un semplice esercizio di forza. La loro capacità di coinvolgere numerosi gruppi muscolari, migliorare la stabilità del core e incrementare la resistenza cardiovascolare li rende un elemento indispensabile in qualsiasi routine di allenamento. La loro semplicità e versatilità li rendono adattabili a qualsiasi livello di fitness, dai principianti agli atleti avanzati.
Integrare i push-up nella tua routine di allenamento quotidiana ti permetterà di sperimentare di persona i numerosi benefici che possono apportare. Con la giusta tecnica e l’attenzione ai dettagli, i push-up possono trasformare il tuo allenamento, portandoti a nuovi livelli di fitness.
Sia che tu stia iniziando da zero o che tu voglia aggiungere una nuova sfida al tuo programma di allenamento, i push-up sono un esercizio fondamentale che merita di essere parte della tua routine quotidiana.
Articolo a cura del Coach Lorenzo Bungaro – lo trovi sul suo Profilo Instagram