Dieta CHETOGENICA e MASSA MUSCOLARE nell’ECTOMORFO

Ciao e benvenuto in questo nuovissimo articolo in cui parliamo di dieta chetogenica e massa muscolare nei soggetti Ectomorfo.

Nella continua ricerca di un corpo più snello e muscoloso, la dieta chetogenica ha catturato l’attenzione degli appassionati di fitness e degli esperti di salute.

Ma cosa c’è dietro questa dieta che promette non solo di bruciare i grassi, ma anche di costruire una massa muscolare maggiore?

Per comprendere appieno l’efficacia di questa strategia alimentare, dobbiamo addentrarci nella biochimica e nella fisiologia del nostro corpo.

Per molti di noi che lottano con l’accumulo di grasso nella zona addominale, la dieta chetogenica potrebbe essere la chiave per sbloccare un fisico più snello e atletico.

Questa dieta si basa sulla riduzione drastica dell’apporto di carboidrati, costringendo il corpo a entrare in uno stato chiamato chetosi, in cui brucia i grassi per ottenere energia.

Ma come influisce questo sulla massa muscolare?

Nell’articolo che segue:

  1. vediamo il Meccanismo Ormonale e Biochimico alla Base del funzionamento della dieta chetogenica
  2. Le 3 Fasi UTILI nella dieta chetogenica e massa muscolare nei soggetti Ectomorfo
  3. 3 Differenze ORMONALI tra Diete Low Carb e chetogenica
  4. Molto altro

Se sei uno di quelli che combatte con la pancia indesiderata e desidera una trasformazione corporea duratura, allora sei nel posto giusto.

Preparati a immergerti nella scienza della dieta chetogenica e a scoprire come questa potente strategia nutrizionale può rivoluzionare il tuo fisico.

CHE COS’E’ LA DIETA CHETOGENICA

La dieta chetogenica è una strategia alimentare che può offrire notevoli benefici a chi si trova nella fascia d’età tra i 40 e i 60 anni.

Basata su principi biochimici e fisiologici, questa dieta si concentra sull’ottimizzazione del metabolismo per promuovere:

  • la perdita di peso
  • il controllo del glucosio nel sangue
  • la salute generale

A livello biochimico, la dieta chetogenica si basa sulla drastica riduzione dell’apporto di carboidrati, la principale fonte di energia per il corpo.

Quando i carboidrati sono limitati, il fegato inizia a convertire i grassi in molecole chiamate chetoni, che diventano la principale fonte di energia.

Questo stato di chetosi porta a una maggiore efficienza nel bruciare i grassi accumulati, compresi quelli nella zona addominale.

Dal punto di vista ormonale, la dieta chetogenica influisce positivamente sulla sensibilità all’insulina.

Con l’età, molti tendono a sviluppare resistenza all’insulina, il che può portare a problemi di controllo del glucosio nel sangue e all’accumulo di grasso addominale.

La dieta chetogenica, mediante la regolazione dei livelli di insulina, aiuta a:

  1. migliorare la gestione del glucosio
  2. ridurre l’infiammazione
  3. promuovere la perdita di peso

Sul fronte fisiologico, la dieta chetogenica ha dimostrato di preservare la massa muscolare, anche in età matura.

Ciò è particolarmente importante poiché la perdita muscolare è comune con l’invecchiamento e può influenzare negativamente la forza e la salute complessiva.

La dieta chetogenica, combinata con l’allenamento di resistenza adeguato, può contribuire a mantenere la massa muscolare, migliorando la composizione corporea..

 

DIETA ADDOMINALI IN FISIOLOGIA

Ti anticipo già che NON ESISTE una miglior dieta per avere addominali definiti (e so benissimo anchio – in quanto prima di tutto nasco come appassionato di allenamento che il web invece pullula di titoli ingannevoli come “la miglior dieta per…”).

Esistono alcuni Principi Fondamentali che sono:

Validi universalmente (in quanto riconosciuti nei vari studi in letteratura)

Una soggettività individuale dettata da Biotipo, sesso, età e altri fattori (ma ogni persona prima o poi ci arriva se segui questi Principi)

Detto questo, in quest’articolo partiremo da 2 concetti base di Fisiologia che occorrono per Ridurre il Grasso Corporeo, fino ad arrivare a capire quali sono i Principi Fondamentali che messi in Pratica costantemente ti permetteranno di guardarti allo specchio e vedere finalmente che cio’ che hai fatto è stato si faticoso ma è contato realmente.

Leggi l’Articolo: “Dieta ADDOMINALI in Fisiologia (Esempio Completo)”.

 

I 4 FONDAMENTALI PER FARE MASSA MUSCOLARE

Per costruire una massa muscolare significativa, è essenziale seguire un approccio basato su principi biochimici, ormonali e fisiologici.

Ecco quattro punti fondamentali per raggiungere questo obiettivo:

PUNTO #1: ALIMENTAZIONE IPERCALORICA

La dieta gioca un ruolo cruciale nella sintesi proteica muscolare.

È necessario assicurarsi di consumare abbastanza proteine di alta qualità, poiché queste forniscono gli aminoacidi essenziali necessari per la crescita muscolare.

Inoltre, è importante mantenere un bilancio energetico positivo, consumando più calorie di quelle bruciate, per fornire al corpo l’energia necessaria per la sintesi proteica.

PUNTO #2: ALLENAMENTO CONTRO RESISTENZA

L’allenamento con pesi è un altro elemento chiave.

L’esercizio di resistenza provoca microlesioni muscolari che, durante il processo di riparazione, portano alla crescita muscolare.

Questo processo è controllato da segnali biochimici, tra cui il rilascio di ormoni anabolici come il testosterone e l’ormone della crescita.

A tal Proposito ti invito vivamente a leggere l’articolo dedicato:

>> 6 Ormoni IPERTROFIA Muscolare in PALESTRA

PUNTO #3: RIPOSO E RECUPERO:

Il recupero è spesso sottovalutato ma essenziale.

Durante il sonno profondo, il corpo rilascia l’ormone della crescita in quantità significative, contribuendo alla rigenerazione muscolare.

Evita IL sovrallenamento, poiché l’eccessiva attività fisica può portare a livelli elevati di cortisolo, un ormone catabolico che può danneggiare i muscoli.

PUNTO #4: SBILANCIARE L’EQUILIBRIO PROTEICO

Per stimolare la crescita muscolare, è importante mantenere un bilancio proteico positivo, il che significa che l’assunzione di proteine deve superare la loro degradazione.

Questo può essere ottenuto attraverso la suddivisione dei pasti in modo da fornire costantemente amminoacidi ai muscoli, specialmente dopo l’allenamento quando il corpo è più sensibile alla sintesi proteica.

DIETA CHETOGENICA E MASSA MUSCOLARE NEI SOGGETTI ECTOMORFO: 3 FASI

Ora scendiamo ancora più nello specifico.

Analizziamo il rapporto tra dieta chetogenica, massa muscolare nei soggetti Ectomorfo – cosidetti skinny fat (ossia quelle persone tendenzialmente magre e longilinee che tendono ad accumulare per lo più sull’addome – a tal proposito ti invito ad approfondire leggendo l’articolo dedicato: “Magro con la Pancia? La Guida per ECTOMORFO ATROFICO”.)

FASE 1: ADATTAMENTO ALLA CHETOGENICA

Inizia con l’adattamento alla dieta chetogenica, riducendo drasticamente l’apporto di carboidrati e aumentando l’assunzione di grassi sani e proteine magre.

Questo induce il corpo a entrare in chetosi, dove inizia a bruciare i grassi per produrre chetoni, una fonte di energia alternativa.

A livello biochimico, questo processo coinvolge la conversione dei trigliceridi in acidi grassi e poi in chetoni.

Durante questa fase, il corpo si abitua gradualmente a utilizzare i grassi come principale fonte di energia, preservando le riserve di glicogeno muscolare.

FASE 2: ALLENAMENTO CONTRO RESISTENZA MIRATO

Nella seconda fase, incorpora un allenamento di resistenza mirato.

Gli esercizi con pesi stimolano la crescita muscolare attraverso processi biochimici che coinvolgono microlesioni muscolari e la sintesi proteica.

In risposta a questo stress, il corpo aumenta la produzione di ormoni anabolici come il testosterone e l’ormone della crescita, che favoriscono la costruzione muscolare.

A tal Proposito ti invito vivamente a leggere l’articolo dedicato:

>> 6 Ormoni IPERTROFIA Muscolare in PALESTRA

FASE 3: CICLIZZAZIONE DEI CARBOIDRATI E RECUPERO

Nella terza fase, considera la ciclizzazione dei carboidrati per ottimizzare i processi biochimici.

Periodi di reintroduzione controllata di carboidrati possono migliorare la sintesi proteica muscolare senza compromettere la chetosi.

Inoltre, assicurati di dare al tuo corpo il tempo di recupero adeguato.

Il sonno profondo favorisce il rilascio dell’ormone della crescita, contribuendo alla rigenerazione muscolare.

In conclusione, per i soggetti “skinny fat” che seguono una dieta chetogenica, la crescita muscolare può essere raggiunta attraverso un adattamento iniziale, un allenamento di resistenza mirato e l’uso strategico dei carboidrati, supportati da processi biochimici, ormonali e fisiologici.

Ricorda che la consulenza di un professionista del fitness o di un dietologo può aiutarti a personalizzare questa strategia in base alle tue esigenze specifiche.

3 DIFFERENZE ORMONALI TRA DIETA LOW CARB E DIETA CHETOGENICA

Nella continua ricerca di approcci dietetici per preservare la salute e la vitalità dopo i 40 anni:

  • la dieta low-carb
  • la dieta chetogenica

emergono come strategie promettenti.

Sebbene entrambe si concentrino sulla riduzione dei carboidrati, differiscono significativamente dal punto di vista biochimico e ormonale.

Esaminiamo le tre principali differenze per comprendere meglio quale approccio potrebbe essere il più adatto.

DIFFERENZA #1: METABOLISMO DEI CARBOIDRATI E CHETOSI

La differenza fondamentale tra le due diete risiede nella quantità di carboidrati consentita.

Nella dieta low-carb, l’obiettivo è ridurre l’assunzione di carboidrati, ma non abbastanza da indurre uno stato di chetosi profonda.

Al contrario, la dieta chetogenica è progettata per spingere il corpo in uno stato metabolico chiamato chetosi, in cui il fegato produce chetoni come principale fonte di energia.

Questo processo richiede una restrizione rigorosa dei carboidrati (il massimo generalmente è 5g/die), inducendo il corpo a utilizzare i grassi come combustibile primario.

DIFFERENZA #2: IMPATTO SU INSULINA E GLICEMIA

La dieta low-carb tende a moderare l’insulina e mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue. Ciò è vantaggioso per controllare l’appetito e favorire la perdita di peso.

D’altra parte, la dieta chetogenica ha un impatto più marcato sulla sensibilità insulinica e sulla riduzione dell’insulina circolante.

Questo può essere utile per coloro che cercano di gestire condizioni come il diabete di tipo 2. In entrambi i casi, la riduzione dei picchi di zucchero nel sangue è benefica per la salute metabolica.

DIFFERENZA #3: FORNITURA DI NUTRIENTI E LONGEVITÀ

Mentre entrambe le diete favoriscono il consumo di grassi sani e proteine, la dieta chetogenica può essere più restrittiva nel fornire una varietà di nutrienti essenziali.

La dieta low-carb, d’altra parte, potrebbe offrire un maggiore spettro di opzioni alimentari, consentendo una gamma più ampia di vitamine e minerali.

Per coloro che mirano a una longevità sana, è importante bilanciare l’apporto nutrizionale a lungo termine.

VAI ALL’ ARTICOLO RTICOLO GUIDA DIETA LOW CARB

DIETA CHETOGENICA, RESISTENZA INSULINICA E GRASSO ADDOMINALE

La resistenza insulinica è una condizione in cui le cellule del corpo diventano meno sensibili all’insulina, l’ormone che regola i livelli di zucchero nel sangue.

La dieta chetogenica si dimostra vantaggiosa in questo contesto.

Riducendo drasticamente l’apporto di carboidrati, si limita la quantità di zucchero nel sangue, alleviando lo stress sulla produzione di insulina.

Questo può migliorare la sensibilità insulinica, contribuendo a regolare meglio i livelli di zucchero nel sangue e a diminuire il rischio di diabete di tipo 2.

Per gli ectomorfi che desiderano aumentare la massa muscolare, la riduzione del grasso addominale è fondamentale.

La dieta chetogenica può rivelarsi utile anche in questo ambito.

La riduzione dell’apporto di carboidrati promuove una diminuzione dei picchi di zucchero nel sangue e dell’insulina, favorendo la lipolisi, il processo in cui il corpo scompone i depositi di grasso per ottenere energia.

Di conseguenza, il grasso addominale può diminuire, rivelando i contorni muscolari sottostanti.

Riducendo l’insulina e promuovendo la lipolisi, il corpo si trova in uno stato metabolico ideale per costruire e conservare il tessuto muscolare.

Inoltre, l’apporto proteico adeguato all’interno di una dieta chetogenica fornisce gli amminoacidi essenziali necessari per la crescita e il recupero muscolare.

Negli ultimi paragrafi trovi un esempio dieta chetogenica su 7 giorni.

ECTOMORFO, RESISTENZA INSULINICA E DIFFICOLTA’ A FARE MASSA

Nei soggetti “skinny fat”, più comunemente detti ectomorfo, ossia coloro che appaiono magri ma hanno una percentuale di grasso corporeo elevata, la difficoltà nell’accumulare massa muscolare è spesso legata a una condizione di resistenza insulinica.

Questa resistenza comporta un’inefficienza nell’utilizzo del glucosio da parte delle cellule, portando a livelli elevati di insulina nel sangue.

Ciò ha un impatto negativo su diversi processi biochimici, ormonali e fisiologici chiave.

La resistenza insulinica compromette la capacità delle cellule muscolari di assorbire il glucosio, che è essenziale per la sintesi proteica e l’energia durante l’allenamento.

Inoltre, questa condizione può promuovere l’accumulo di grasso, in particolare nella zona addominale, ostacolando ulteriormente la crescita muscolare.

Nel Percorso Specifico Personalizzato FORMULA ECTOMORFO andiamo a fare un lavoro fianco a fianco per:

  1. Ridurre il Grasso Addominale
  2. Fare IPERTROFIA Muscolare

> Clicca Qui per Accedere al Video Training Gratuito di FORMULA ECTOMORFO

allenamento ectomorfo atrofico

 

DIETA CHETOGENICA E MASSA MUSCOLARE: CASO STUDIO 4 MESI

dieta e allenamento ectomorfo atrofico

SOMATOTIPO: Ectomorfo Atrofico (skinny fat)

SESSO: uomo

ETA’: 41 anni

LIVELLO: Allenato

Quello che vedi in foto è il risultato che abbiamo ottenuto in 4 mesi con un lavoro combinato di:

  • dieta
  • allenamento

Nel primo mese c’è stata:

  • i primi 7 giorni di “pulizia” dove abbiamo quasi azzerato i carbo
  • per 21 giorni abbiamo effettuato un Reset Metabolico tramite l’utilizzo di una Dieta LOW CARB
  • per i successivi 90 giorni il percorso alimentare è stato molto più libero adottando una dieta HIGH CARB con all’interno una brevissima fase di mini-cut

I risultati sono stati davvero ottimi considerando:

  1. il Periodo di tempo così Breve
  2. che si trattava comunque di un soggetto geneticamente molto svantaggiato

sulla base dei risultati ottenuti ho potuto rendere ancora più perfetto il primo Percorso Specifico per Fare Ipertrofia nei soggetti HARDGAINER:

>> Prova una Lezione GRATUITA per Petto-Spalle-Tricipiti

 

IL PRINCIPALE MARKER TISSUTALE DELL’IPERTROFIA

Diverse ricerche hanno evidenziato che non sono le proteine (come quasi tutti pensano).

Bensì sono i carboidrati.

Adesso ti spiego anche il motivo partendo come sempre da un concetto di Fisiologia ben consolidato e verificato.

Dobbiamo partire dal principale ormone anabolico responsabile dei processi di sintesi proteica.

ALT!

Non è il testosterone (come forse ti avranno detto in palestra).

Il più potente ormone anabolico del corpo umano è l’insulina (e chi si dopa lo sa molto bene).

L’insulina è un ormone di natura peptidica secreto dalle isole pancreatiche.

Ciò che stimola la secrezione insulinica sono i CARBOIDRATI

 

DIETA CHETOGENICA IN 4 PASSI

Ecco le 4 fasi essenziali per strutturare una chetogenica.

FASE #1: CALCOLO FABBISOGNO CALORICO GIORNALIERO (TDEE)

Il primo passo è calcolare il tuo fabbisogno calorico giornaliero.

Una formula molto semplice per calcolarlo consiste nel partire dal tuo metabolismo basale (BMR) dove:

BMR = 1kcal/(kg x h) x IL TUO PESO ATTUALE x 24 ore

A questo valore di BMR devi addizionare un 30% (che comprende un 10% dell’azione termodinamica indotta dai cibi e un 20% dell’attività fisica).

Ti faccio un esempio pratico su una persona che pesa 71 Kg:

BMR = 1kcal/(kg x h) x 71 x 24 ore = 1.704 Kcal (metabolismo basale

TDEE = 1704 + 30% = 2215,2 Kcal

Questo è il nostro fabbisogno giornaliero (per comodità arrotondiamo per difetto a 2215 Kcal)

FASE #2: DEFICIT CALORICO

A questo punto dopo aver calcolato il tuo TDEE procediamo a togliere un deficit calorico di 500 Kcal al tuo TDEE (diversi studi confermano che questa sia la quota ottimale per favorire un calo ponderale ottimale perdendo almeno 0,5 g di adipe a settimana).

Tradotto in numeri:

2.215Kcal – 500 Kcal= 1715 Kcal

FASE #3: SETTAGGIO DEI CARBOIDRATI, PROTEINE E GRASSI

In una dieta chetogenica classica di solito delle calorie assunte in media solo 40g è derivante dai carboidrati.

Quindi se facciamo i calcoli sappiamo che solo 160 Kcal deriveranno dall’apporto di questi (40 x 4Kcal . quest’ultimo è l’apporto calorico di 1g di carbo).

La quota proteica secondo le linee guida dovrà essere di almeno 2g x kg corporeo.

Quindi se consideriamo il soggetto dell’esempio precedente che pesa 71 Kg, la quota proteica sarà di 142g (il cui apporto calorico sarà 142 x 4Kcal – quest’ultimo l’apporto calorico di 1g di proteine)

Per differenza calcoliamo i g di grassi:

1715Kcal – 160Kcal (carboidrati) – 568 Kcal (proteine) = 987 Kcal (grassi)

Per calcolare i g di grassi dobbiamo dividere questo valore ottenuto per 9 (ossia le Kcal che apporta 1g di grassi).

747 Kcal/9Kcal = 109g

Riassumendo i valori ottenuti su comune strutturare la dieta

  • proteine: 142g
  • carboidrati: 40g
  • grassi: 109g

 

 

TEST SOMATOTIPO

Perché molte persone non c’entrano i propri obiettivi di aumento massa muscolare?

Perché altrettante non riescono a perdere i cm in in eccesso?

Probabilmente perché:

  1. Non si alimentano nel modo migliore
  2. Si allenano poco e/o in modo incostante

E’ vero ma c’è un minimo comun denominatore altamente Specifico:

Il SOMATOTIPO (La Tipologia di corpo)

>> Qui un Test in 9 Domande per scoprire il tuo

Attenzione però…

So benissimo chein questi anni è stato “venduto” il superficiale (e se vogliamo riduttivo) di ectomorfo, mesomorfo ed endomorfo.

Purtroppo questo è banalizzare una classificazione che comprende ben oltre 70 tipologie di corpo.

Guarda il Test e ti rispondo personalmente con dei consigli altamente specifici per te:

> Compila il Test di 90 secondi e Ricevi per Personalizzare la tua Alimentazione e il tuo allenamento

capire il fisico

 

ESEMPIO DIETA CHETOGENICA (MENU’ SETTIMANLE)

Ecco un esempio di dieta chetogenica per una persona di 70 kg (uomo) suddivisa in sette giorni.

Tieni presente che le esigenze dietetiche possono variare da persona a persona, quindi è importante consultare un professionista della salute o un dietologo prima di iniziare qualsiasi piano dietetico.

Giorno 1:

  • Colazione: Omelette con 3 uova, formaggio cheddar (30 g), avocado (50 g).
  • Pranzo: Insalata di pollo con petto di pollo (150 g), lattuga, pomodori, cetrioli e olio d’oliva.
  • Cena: Salmone (150 g) alla griglia con asparagi (100 g) e burro.

Giorno 2:

  • Colazione: Yogurt greco (150 g) con fragole (50 g) e noci (20 g).
  • Pranzo: Insalata di tonno con tonno in scatola (150 g), lattuga, sedano, maionese a base di olio d’oliva.
  • Cena: Bistecca (150 g) con broccoli (100 g) cotti al vapore e burro.

Giorno 3:

  • Colazione: Pancetta (50 g) e uova strapazzate (2).
  • Pranzo: Petto di pollo (150 g) alla griglia con spinaci (100 g) saltati in olio d’oliva.
  • Cena: Salsicce di maiale (150 g) con cavolfiore (100 g) al forno e formaggio cheddar (30 g).

Giorno 4:

  • Colazione: Smoothie di avocado con avocado (100 g), spinaci (50 g), proteine in polvere a basso contenuto di carboidrati (30 g) e acqua.
  • Pranzo: Insalata di gamberetti con gamberetti (150 g), lattuga, avocado e olio d’oliva.
  • Cena: Costolette di maiale (150 g) con zucchine (100 g) grigliate e burro.

Giorno 5:

  • Colazione: Yogurt greco (150 g) con mirtilli (50 g) e mandorle (20 g).
  • Pranzo: Salmone affumicato (150 g) con cetrioli (100 g) e maionese a base di olio d’oliva.
  • Cena: Petto di pollo (150 g) al forno con broccoli (100 g) e formaggio cheddar (30 g).

Giorno 6:

  • Colazione: Frittata con 3 uova, spinaci (50 g) e formaggio cheddar (30 g).
  • Pranzo: Insalata di tacchino con petto di tacchino (150 g), lattuga, pomodori, avocado e olio d’oliva.
  • Cena: Bistecca (150 g) con asparagi (100 g) cotti al vapore e burro.

Giorno 7:

  • Colazione: Pancetta (50 g) e uova strapazzate (2).
  • Pranzo: Salsicce di maiale (150 g) con cavolfiore (100 g) al forno e formaggio cheddar (30 g).
  • Cena: Salmone (150 g) alla griglia con spinaci (100 g) saltati in olio d’oliva.

DIETA CHETOGENICA: COME MANTENERE DEFINITIVAMENTE I CHILI PERSI

Personalmente utilizzo con pochi soggetti questo approccio alimentare perché è abbastanza rigido (ma funziona alla grandissima), tendo più a consigliare un approccio LOW CARB poiché più flessibile e “sociale”.

Per perdere grasso in modo SOSTENIBILE è necessario prevedere un approccio in 2 fasi:

  1. tagliare i carboidrati e portarli a 40g (a volte anche meno)
  2. prevedere una reintroduzione parziale di essi in modo molto graduale tramite la Strategia denominata RESET METABOLICO

Molti influencer del web, pseudo nutrizionisti e fantomatici guru ti vendono la dieta chetogenica come un approccio nutrizionale da seguire Per SEMPRE.

Questo è sbagliatissimo perché:

  1. il Corpo necessita fortemente di carboidrati (soprattutto se ti alleni)
  2. i carboidrati sono il Principale Marker Tissutale dell’IPERTROFIA Muscolare

Un approccio chetogenica di carboidrati andrebbe adottato per dai 3 ai 7 giorni in modo rigoroso al fine di svuotare gli adipociti e immettere gli acidi grassi in circolo.

In questa fase è importante fare attività fisica (soprattutto cardio) per stimolare le cellule corporee a metabolizzare gli acidi grassi.

Dopo questa prima fase vanno reintrodotti gradualmente i carboidrati (all’incirca 15-20 grammi a settimana).

Fare questo ha l’obiettivo di:

  1. conservare/aumentare la tolleranza glucidica (ossia la capacità del corpo di utilizzare bene i carboidrati a scopo energetico)
  2. stimolare il trofismo della massa magra (o l’ipertrofia muscolare se è presente uno stimolo allenante adeguato)

Se fino a qui mi hai seguito avrai ben capito che questi 2 punti appena menzionati sono direttamente correlati e sono fondamentali per l’aumento di massa muscolare in soggetti endomorfi e ectomorfi atrofici (se ancora hai qualche dubbio sulla tua tipologia di corpo di seguito trovi -> TEST GRATUITO SOMATOTIPO

Come con qualsiasi dieta, è importante consultare un professionista sanitario prima di intraprendere la dieta chetogenica, specialmente se si hanno problemi di salute preesistenti o si seguono determinati farmaci.

CONCLUSIONI

Eccoci giunti alla fine di questo interessantissimo articolo.

Ricapitolando velocemente abbiamo visto:

  1. vediamo il Meccanismo Ormonale e Biochimico alla Base del funzionamento della dieta chetogenica
  2. Le 3 Fasi UTILI nella dieta chetogenica e massa muscolare nei soggetti Ectomorfo
  3. 3 Differenze ORMONALI tra Diete Low Carb e chetogenica
  4. moltissimo altro

Ora valuta quale programmazione di allenamento inserirgli a fianco:

banner prodotti

Grazie di avermi letto.

Spero queste informazioni ti siano state utili.

Ci vediamo in un prossimo articolo.

Grazie di avermi letto.

 

 

ADD COMMENT